08 luglio 2018 – Secondo appuntamento nell’autodromo Fanelli di Torricella per il Formula Challenge Magna Grecia, valevole per il primo trofeo "Grande Salento". Dopo l’esperienza agrodolce dello scorso appuntamento, questa volta mi sono presentato al via della gara a bordo di una "Radical" una vettura Sport-prototipo che monta un motore Suzuki 1.300 cc (derivato dalla moto Suzuki Hayabusa), vettura sicuramente molto performante. Era la prima volta in vita mia che guidavo una sport-prototipo, e devo dire che il bicchiere è sicuramente mezzo pieno. Infatti, alla fine della gara, dopo 3 manche (di cui ne ho disputate solo 2), mi sono piazzato 2° assoluto alle spalle di Nicolò Pezzuto per soli 1,38" Descrivere semplicemente il risultato finale, però, non rende giustizia al patos che questa gara mi ha riservato. Durante le prove di qualificazione, infatti, a causa di una toccatina con le chicane, ho piegato il braccetto della sospensione anteriore ed ho spezzato il supporto del braccetto della sospensione posteriore. Il team mi aveva dato ormai per spacciato, ma a quel punto è venuta fuori l’anima del rallysta che è in me! "Non mi ritrirerò certo per 2 braccetti piegati" ho pensato. In fondo quanti rally ho portato a termine con la macchina tenuta insieme da fascette e nastro americano… Così, armato delle migliori intenzioni, mi sono messo ad armeggiare con i pezzi incriminati. A quel punto era chiaro che non avrei accettato di ritirarmi. Cosicché anche i meccanici hanno cominciato a credere all’impresa, e mentre loro prendevano il mio posto nell’armeggiare con le riparazioni, io giravo in lungo ed in largo il paddock alla ricerca dei pezzi di ricambio che mi servivano. Ci sono stati momenti in cui ho davvero temuto di non farcela… e le cose sono andate per le lunghe. Così per le lunghe che non ho fatto in tempo a disputare la 1^ manche. Con un po’ di fortuna la macchina finalmente era di nuovo guidabile e mi sono preparato per la 2^ manche. Il format di gara prevedeva la somma delle migliori 2 manche su 3 da disputare. In pratica, quindi, mi ero giocato la possibilità di scartare un risultato.

Dovevo disputare le 2 manche restanti, e su entrambe ero "costretto" ad andare forte. 2^ Manche (prima per me) e subito un ottimo tempo, primo assoluto, mettendomi dietro (tra gli altri) Albino Pepe, uno dei favoriti e vincitore dello scorso appuntamento, e Nicolò Pezzuto, giovane promessa del Motorsport salentino, molto più abituato di me alla pista ed alle sport-prototipo. 3^ ed ultima manche. Volevo spingere ma non potevo sbagliare… oltretutto il problema principale che ho avuto nella guida di quella vettura era la posizione di guida nell’abitacolo. Purtroppo non sono proprio riuscito a trovare la posizione giusta, ed in pratica nell’ultimo dei 4 giri (4 giri ogni manche) ero in forte, fortissima difficoltà fisica. Morale della favola Nicolò mi ha battuto per 1,38"… mi sono dovuto "accontentare" del 2° assoluto, ma sono molto soddisfatto della gara. Innanzitutto perché per me è stata una vittoria di "nervi". Dopo essermi messo nei guai da solo non potevo sbagliare, e quando è così è molto facile "farsi prendere la mano". Poi perché Nicolò è sicuramente un gran "manico", conosce molto meglio di me quelle vetture, ed onestamente la mia aveva qualcosa in meno della sua (a cominciare dal cambio, io infatti non disponevo del cambio al volante). Sono molto contento anche del fatto che comunque sono riuscito a girare sugli stessi tempi che ha fatto Albino Pepe la scorsa volta (forse anche qualcosa meglio ma dovrei controllare). Ed infine sono molto contento del fatto di sapere esattamente dove ho perso un pochino di tempo. Ed è stata tutta una questione fisica. Avessi trovato un migliore posizionamento in macchina di sicuro avrei potuto guidare meglio fino all’ultimo giro. Di una cosa sono certo: il mio spirito rallystico, di uno che non molla mai, lo hanno visto tutti, mentre scappavo di qua e di là nel paddock per poter sistemare la vettura…

Come potete notare dalla lunghezza del post mi sono proprio divertito!